Come suggerisce il nome, la dieta a intermittenza è un modello alimentare che implica l’astinenza dal cibo regolarmente.
Anche se l’idea di stare 24 ore o più senza mangiare è sufficiente per far rabbrividire molte persone, la dieta a intermittenza sta diventando una pratica sempre più diffusa.
Alcune persone decidono di digiunare per uno o più giorni alla settimana perché sono convinte che questo sia più naturale per il corpo rispetto a mangiare tutti i giorni, altri pensano che possa migliorare la salute, ma molte persone che seguono la dieta a intermittenza lo fanno perché sono sicure che il fatto di rinunciare regolarmente al cibo, le aiuterà a perdere peso.
La Dieta a Intermittenza e la Perdita di Peso
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Il cibo fornisce al corpo l’energia necessaria per il suo funzionamento.
Questa energia viene fornita sotto forma di calorie. Quando le persone mangiano troppo cibo, le calorie in eccesso si trasformano in grasso.
Quando la dieta non fornisce calorie a sufficienza, l’organismo inizia a bruciare i depositi di grasso per ottenere le calorie necessarie per il suo funzionamento.
Il digiuno rimuove le forniture di cibo, quindi è ovvio che l’organismo si troverà a corto di calorie e dovrà reagire a questo bruciando i grassi.
Le Prove che la Dieta a Intermittenza Funziona
Vari studi hanno dimostrato che digiunare regolarmente può essere un buon metodo per perdere peso. Ai fini di una ricerca scientifica chiamata Effects of Intermittent Fasting on Body Composition and Clinical Health Markers in Humans (Gli effetti della Dieta a Intermittenza sulla Composizione Corporea e Indicatori di Salute Clinica negli Esseri Umani), i ricercatori hanno analizzato i dati raccolti da vari studi durati dalle 3 alle 12 settimane, che coinvolgevano individui che digiunavano a giorni alterni.
I dati hanno riscontrato una riduzione di peso corporeo dal 3% al 7%. I dati raccolti da prove simili, condotti in un periodo compreso tra le 12 e 21 settimane, erano ancora più promettenti perché il peso corporeo si era ridotto fino al 9%.
Tuttavia, alcuni ricerche mostrano risultati contrastanti, quindi la dieta a intermittenza non è un metodo garantito per perdere peso.
Perché la Dieta a Intermittenza Può Talvolta Non Riuscire a Far Perdere Peso
Quindi, perché la dieta a intermittenza non funziona per tutti? Potrebbe trattarsi semplicemente di un fattore matematico.
Come per molte altre tecniche per perdere peso, le persone che si impegnano seriamente per dimagrire, generalmente ottengono risultati migliori rispetto a chi non si dedica con costanza.
L’uomo medio richiede normalmente 2,500 calorie al giorno. La sua controparte donna, richiede 2,000 calorie al giorno. Nei giorni in cui il corpo riceve poco o niente cibo, quelle calorie dovranno provenire dal grasso corporeo bruciato.
Suona bene, vero? Tuttavia, se l’uomo medio decide di abbuffarsi il giorno seguente, o semplicemente di fare delle scelte alimentari poco salutari, il corpo riceverà 2,500 calorie in più del necessario, o 1,250 calorie extra al giorno nei prossimi due giorni, e si troverà quindi in una situazione di stallo.
Nulla sarà cambiato, e le calorie in più si trasformeranno in peso. Pensate che assumere così tante calorie extra sia così difficile? Un McDonald Double Whopper con Formaggio (senza patatine, contorni o frappè) può fornire sorprendentemente 1,070 calorie.
Alcune Routine di Digiuno Intermittente
Ci sono molte routine di digiuno intermittente. La Dieta 5:2 è probabilmente una delle più seguite.
È un programma dietetico del tipo mangia-digiuna-mangia. Le persone che seguono la dieta 5:2 possono mangiare normalmente per cinque giorni alla settimana, ma devono mangiare pochissimo durante i due giorni di digiuno.
Agli uomini è consentito un massimo di 600 calorie al giorno durante il digiuno, mentre le donne devono sopravvivere con solo 500 calorie (cinque mele forniscono questo apporto calorico).
Saltare i Pasti Casualmente è un tipo di dieta intermittente meno drastico.
Si tratta di saltare casualmente dei pasti una o due volte alla settimana. Quindi, se si deve saltare la cena, non è consentito mangiare niente per tutta la sera, e si va a dormire con la fame.
Nel caso si decidesse di saltare la colazione, non si può mangiare niente per tutta la mattina, e il pranzo sarebbe il primo pasto della giornata. Tuttavia, gli alimenti confezionati sono severamente vietati con la dieta dove si Salta i Pasti Casualmente.
All’estremo opposto, le persone che seguono la Dieta del Guerriero devono o evitare il cibo completamente o mangiare una quantità minima per le prime 20 ore della giornata, e programmare l’attività fisica durante il periodo di digiuno.
Durante le quattro ore rimanenti della giornata, è consentito mangiare normalmente. La maggior parte delle persone che scelgono questo programma, preferiscono consumare il proprio pasto nel tardo pomeriggio/sera, in modo da poter mangiare con la famiglia.
Dieta a Intermittenza Pro e Contro
I Pro
| I Contro
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In Sintesi
La dieta a intermittenza è un modello alimentare che consiste nella necessità di bruciare più grassi per perdere peso, ma il peso perso può essere facilmente recuperato se si consumano troppe calorie nei giorni in cui non si è a digiuno. Questo è il motivo per cui alcune persone trovano che la dieta a intermittenza non è così efficace come speravano.
Anche se si pensa che evitare il cibo regolarmente possa offrire dei benefici alla salute oltre alla perdita di peso, questo metodo può anche causare dei problemi di salute, tra cui la letargia e il mal di testa.
È probabile che anche la fame possa diventare un problema. Tenendo presente il fatto che combattere contro la sensazione di fame è spesso la causa di fallimento di chi segue programmi dietetici anche meno restrittivi, è probabile che la dieta a intermittenza possa essere una possibilità piuttosto dura da seguire per le persone che desiderano perdere peso.
Comporta anche dei cambiamenti nello stile di vita, quindi si consiglia di consultare un medico prima di intraprendere un cambiamento dietetico così drastico.
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