Gli esperti della John Hopkins University (USA) credono che una nuova iniezione che eroga perline microscopiche potrebbe fornire una perdita di peso sicura, “minimamente invasiva”, abbassando i livelli di grelina, l’ormone della fame.
La tecnica è chiamata “Iniezioni Arteriose ad Embolizzazione Bariatrica”, ma sebbene i risultati dello studio sono buoni finora, c’è una lunga strada da percorrere prima che sia approvata l’uso da parte del pubblico e la natura del trattamento suggerisce avrebbe bisogno di essere fornito tramite il Servizio Sanitario Nazionale. Sembra anche probabile che, qualora l’embolizzazione arteriosa bariatrica dovesse essere approvata, i dottori sarebbe offerto solo ai loro pazienti più obesi. Questo è già il caso del soppressore dell’appetito Fentermina e il blocca grassi Orlètat.
Grelina e Aumento di Peso
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La Grelina è prodotta in diverse aree del corpo, ma specialmente nello stomaco e la sua presenza segnala al cervello di emettere la sensazione di fame. Questo premesso, è facile comprendere perché la Grelina è soprannominata l’ormone della fame.
Embolizzazione arteriosa bariatrica e Grelina
Come già affermato, l’embolizzazione arteriosa bariatrica prevede un’iniezione di perline microscopiche. Queste sono fornite tramite un piccolo catetere che è inserito in una incisione fatta nella spelle dell’inguine o del polso. Gli scienziati del John Hopkins credono che le perline siano in grado di restringere il flusso di sangue all’area dello stomaco responsabile della produzione della Grelina e che questo reprimerà il quantitativo prodotto.
Prove scientifiche
La fase iniziale di una prova scientifica chiamata BEAT (Embolizzazione Bariatrica delle Arterie per il trattamento dell’obesità) è stata portata avanti da un team di ricercatori che ha incluso specialisti degli ormoni, fisiologi, e dottori nella perdita del peso. Il team si affidato all’aiuto di un gruppo di volontari che consisteva in sei donne e un uomo. Tutti i membri del gruppo erano in buona salute, ma severamente obesi. Le loro età variavano da 31 ai 59 anni.
Durante lo svolgimento dello studio, Il team di ricercatori ha preso nota dei livelli di Grelina del gruppo, fame e sazietà, e perdita di peso. Hanno anche monitorato gli effetti negativi.
La procedura è apparsa consentire a tutti i membri del gruppo di sperimentare “livelli drammatici di riduzione della fame”. Dopo un mese la media della perdita di peso in eccesso è stata del 5,9%. Dopo tre mesi è stata del 9,5%, E i dati per il sesto mese ha mostrato una media della perdita di peso in eccesso del 13,3%. Il dato ha anche mostrato un calo dei livelli di grelina (17,5% dal 6° mese).
Il membro del team, il dottor Wees ha dichiarato: “I primi risultati dimostrano che l’embolizzazione bariatrica arteriosa è sicura e sembra essere efficace nell’aiutare i pazienti a perdere una quantità significativa di peso nel breve e medio periodo.”
Facendo una comparazione tra l’embolizzazione arteriosa bariatrica e una procedura di bypass gastrico, Wees ha anche sottolineato che il processo è stato meno invasivo e ha offerto un tempo di recupero più breve.
Un processo continuo
Nonostante il successo del già citato studio clinico, rimane la necessità di approfondire lo studio, in modo che la ricerca della John Hopkins continui e che anche i ricercatori presso il Mount Sinai Health System a New York conducano degli studi.
Dr Wees ha detto: “Mano mano che si espande questo studio esso comprende più pazienti… Siamo in grado di ottenere un quadro più chiaro sull’efficacia dell’embolizzazione bariatrica arteriosa e del ruolo che la radiologia interventistica può svolgere nella battaglia critica contro l’obesità.”
Sebbene l’embolizzazione arteriosa bariatrica sembra avere delle promesse non c’è garanzia che il trattamento diverrà mai disponibile e la sua natura non si presta facilmente alla somministrazione casalinga.
Premesso questo, pare altamente probabile che le Iniezioni Arteriose Embolizzazione Bariatrica sarà necessario che siano prescritte da un dottore o altro professionista che probabilmente riserverà il suo uso a persone con un BMI di 30 o superiore. Quindi, sebbene l’idea di una nuova opzione per la perdita di peso diventi disponibile può essere una fonte di eccitazione per molte persone a dieta, la sua ammissibilità può essere discutibile.
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